La dieta può aiutare a mantenere in salute il cuore anche quando si è colpiti da un tumore: alcuni alimenti possono infatti contrastare gli effetti cardiotossici di chemioterapia e cure biologiche.
Così, olio di sesamo, soia e riso integrale sembrano in grado di ridurre le complicanze cardiovascolari da terapie anticancro. Ad affermarlo sono gli esperti riuniti al “International Workshop on Cardioncology” in corso a Napoli.
L’alimentazione controllata e sana, migliora anche la prognosi della malattia tumorale, e le regole per una dieta antitumorale sono poche: limitare o abolire carne rossa, zuccheri e dolci, ma senza restrizioni particolari su tutte le altre classi di alimenti.
I tanto demonizzati latticini, ad esempio, non devono essere eliminati del tutto.
Nel caso delle donne con carcinoma mammario, inoltre, l’attività fisica è talmente efficace, affermano gli oncologi, da poter essere considerata una vera e propria cura, al pari di chemio e ormonoterapia.
Questo il ‘decalogo cardioncologico’ per la salute del cuore nei pazienti con tumore: controlla il tuo peso, evita che incrementi sotto l’effetto delle terapie; adotta uno stile di vita attivo; pratica attività fisica/sportiva con regolarità 2-3 volte a settimana; riduci o abolisci il fumo di sigarette; riduci o abolisci il consumo di alcool; controlla colesterolo e trigliceridi, i valori possono alterarsi in corso di terapie oncologiche; controlla la pressione sanguigna e, in caso di ipertensione, adotta una terapia farmacologica adeguata sotto controllo medico; scegli una dieta equilibrata, ricca in vegetali, limitando o abolendo la carne rossa, gli zuccheri e i dolci, ma senza nessun’altra restrizione particolare.
Diete estreme, come ad esempio la dieta vegana, sono più difficili da mantenere equilibrate e non esiste nessuna chiara dimostrazione di eventuali vantaggi; valuta con il tuo oncologo l’opportunità di assumere calcio e vitamina D per contrastare la tendenza all’osteoporosi indotta dalle terapie praticate; rivolgiti a un cardioncologo per un approccio ottimale al controllo integrato dei rischi oncologici e cardiaci.